Questo gioco fu ufficialmente ideato sulle spiagge di Copacabana, in Brasile, all’inizio degli anni sessanta. Sembra che il motivo sia stato il divieto, messo dalla polizia locale, di giocare con palla sulla sabbia. Alcuni appassionati, utilizzando un’improvvisata struttura costituita da due pali e una corda sul pavimento adiacente la spiaggia, cominciarono a calciare la palla con i piedi, introducendo regole prese dal beach volley. Oggi, dopo oltre 50 anni, il footvolley in Brasile è il primo sport da spiaggia; giocato da migliaia di persone e, per la sua peculiarità, da famosi calciatori brasiliani come Ronaldo e Ronaldinho che tra i tanti finanziano un proprio torneo annuale. Gli appassionati sono talmente tanti che si è arrivati all’esigenza di costruire dei piccoli stadi da spiaggia permanenti, dove quotidianamente si svolgono tornei dall’alba al tramonto. C’è un’altra possibile versione dell’origine del footvolley che risale agli anni 1940 e forse ancora prima. Sembra infatti che Fulvio Bernardinisi allenasse e allenava i suoi giocatori anche con un gioco uguale all’attuale footvolley che allora veniva chiamato calcio al volo. Di questo si ha testimonianza in alcuni articoli dei quotidiani romani dell’epoca.
La palla può esser colpita con quasi tutte le parti del corpo tranne mani e braccia. A livello agonistico, le competizioni si disputano sempre in doppio ossia gli antagonisti sono 2 contro 2. Le altre regole sono simili a quelle di beach volley e Jianzi.